venerdì 29 luglio 2011

Dicono di Nix (6)

Vi agevolo un piccolo commento trovato per caso su un blog. Son soddisfazioni :-D

E' venuta nella mia scuola (Gioberti, Torino) a tenere un incontro al circolo dei lettori, ci ha parlato del suo libro e la prima cosa che ho fatto quando é terminato l' incontro è stato comprare NIX. L' ho letto tutto d' un fiato, nel pomeriggio. Assolutamente fantastico, originale e secondo me in un certo senso socialmente utile, complimenti! :)


(anonimo giobertino - o anonima giobertina - 15-16enne)

sabato 16 luglio 2011

Dicono di Nix (5)

Facendo su e giù nel tempo, ecco a voi una recensione scritta e inviatami proprio oggi:


Nix dovrebbe essere antipatico, "dovrebbe" perché non è il tipico protagonista-eroe, ma, dato che se il protagonista non mi piace non riesco a terminare un libro, Nix è solo apparentemente antipatico. Per essere precisi, è un personaggio al di fuori del comune: a soli 18 anni ha già una visione disincantata della realtà e di tutta l'ipocrisia che lo circonda; ha un'intelligenza superiore alla media, che lo rende un po' "alieno". Se non sapessi che la scrittrice all'epoca aveva solo vent'anni, direi che Nix è eccessivamente maturo per la sua età. Nessuno degli altri protagonisti comprende così terribilmente bene la società.
I capitoli più divertenti riguardano sicuramente la gita a Barcellona, in particolare la punizione riservata a Piervirgilio fa morir dal ridere. Il capitolo più bello e d'effetto è però quello finale (leggete e capirete il motivo).
Dal punto di vista tecnico, la storia è ben scritta, il testo è scorrevole e si legge piacevolmente.
Se proprio vogliamo trovare un difetto, la casa editrice avrebbe dovuto eliminare gli spazi tra l'apostrofo e la parola seguente, ma questo non inficia la qualità del libro, infinitamente superiore a certi libri sugli adolescenti che hanno venduto molto, ma che valevano poco.

(A.P. 26 anni)

mercoledì 13 luglio 2011

Dicono di Nix (4)

Ritorniamo indietro nel tempo, con una delle recensioni più interessanti (tra le prime che mi furono mandate) fatta da una persona che all'epoca era per me solo un conoscente:


Il romanzo, nella sua scrittura limpida e colloquiale, è di piacevole lettura. Il narratore-protagonista, Nix, è colto dall’autrice nei suoi dubbi interiori e nel suo costante riflettere su se stesso e sul mondo che lo circonda. L’aspetto esteriore di ragazzo bellissimo e bravo a scuola nasconde un io profondo che non si accontenta della superficialità esistenziale tipica della vita di tanti suoi coetanei, ma va alla ricerca di se stesso e di un autentico significato della vita. L’ultimo anno del liceo è lo scenario che accompagna l’evoluzione del personaggio, il quale parla al lettore delle sue grandi amicizie con Ermanno e Ottilia e della relazione amorosa con la bellissima e naïve Giulia. Proprio questa, incarnando l’ideale della spontaneità e della semplicità, rappresenta il contraltare del carattere complesso-complicato-meditabondo e inquieto del nostro eroe, Nix. I numerosi episodi della vita scolastica e sociale del protagonista sono momenti divertenti e scherzosi che la verve ironica della scrittrice riesce a rendere con efficacia. Tuttavia, nonostante l’andamento leggero e scandito in veloci capitoli, il romanzo vuole raggiungere una certa profondità di contenuti esistenziali; i sentimenti di Nix, la sua aspirazione a una vita non banale, i suoi sogni, i suoi incubi automobilistici, fanno di queste novanta pagine certamente un luogo dell’introspezione psicologica. Al centro della storia, la triade dei grandi amici Nix-Ermanno-Ottilia mette in risalto una comune sensibilità intellettuale, un atteggiamento che vibra all’unisono, un affiatamento che li unisce e li accompagna nell’ultimo anno di scuola. Se Ermanno incarna “eleganza, solennità, dolcezza” e Ottilia è “perseveranza, intraprendenza, passione”, Nix agli altri compagni sembra l’esempio vivente del successo e del saper vivere, mentre solo l’enigmatica “ragazza di McEwan” riesce a scrutare la verità oltre la facciata dell’edificio inaccessibile-Nix. Ma in fondo neppure lui stesso si conosce, non riesce a vedersi nè da una prospettiva interna nè da una esterna. L’approdo alla conoscenza di sè sarà in una “sera di un giorno di inizio luglio”, prima dell’ultima prova dell’esame di maturità. I sogni, vera metafora dell’inquietudine del personaggio, percorrono tutto il romanzo, parallelamente all’itinerario che l’eroe adolescente ma già maturo affronta per capire il suo vero, interiormente ricco ego.

(P.G., 25 anni. 22 all'epoca della prima lettura)

domenica 10 luglio 2011

Dicono di Nix (3)

Carissimi, dopo una recensione d'annata, eccone a voi una recentissima, apparsa qualche giorno fa su Anobii:
Sono uno sporco qualunquista e giuro che invidio questi miei coetanei …

L’adolescenza e attorno ad essa la scuola, i primi amori, gli amici ma soprattutto l’impossibilità di delineare chiaramente la strada da intraprendere con la propria vita sono temi trattati da diversi autori in numerosissimi libri (e relativi film … ) ; L’argomento potrebbe quindi risultare fin bistrattato eppure riesce sempre ad attirare l’attenzione di lettori di tutte le età, lettori che in questi testi cercano la comprensione del proprio stato, il sogno di un futuro non troppo lontano o il ricordo di un passato diverso eppur sempre simile …
Il problema di gran parte di questa categoria di libri, soprattutto di quelli facilmente rintracciabili in libreria, rimane in fatto che però spesso vengono scritti da persone per cui l’adolescenza non è che un ricordo lontano e che quindi tendono a idealizzare questo periodo della vita di ognuno di noi e tutto ciò che gravità attorno ad esso. In questo caso invece abbiamo un’autrice che ha voluto raccontare di un periodo poco distante da lei e che quindi è riuscita ad impregnare di freschezza e di verosimiglianza il suo scritto, uno scritto che trova una sua distinzione rispetto ai “simili” anche in altri molti dettagli. Prima tra tutti risulta essere al delineazione dei personaggi, personaggi si sempre schifosamente bellissimi e noiosamente adoratissimi da tutti coloro li circondino, ma intrinsecamente distinti dai loro coetanei (perlomeno in quelli delineati dalla letteratura). In loro infatti troviamo un’incapacità di legarsi alla massa degli adolescenti, un’impossibilità nel aderire ai loro tipici ideali, uno sguardo di freddo sdegno verso le relazioni sociali intrecciate da chi li circonda e persino verso le proprie, una cultura coltivata per vero interesse ma soprattutto una totale noncuranza verso i giudizi degli altri su loro stessi . Da notarsi è come però ognuno di loro non sia assolutamente perfetto ma abbia in se un qualche difetto, generalmente noto ma non affrontabile dallo stesso, difetto che lo umanizza rendendolo più apprezzabile dal lettore.
Un libro che quindi trova la sua forza proprio nella presenza di personaggi dissonanti rispetto alla media, che vive in una trama dai temi pesanti ma trattati con una certa leggerezza e che trova il suo sostegno in uno stile di scrittura piuttosto ricercato ma mai opprimente .
Al mio occhio vi sono anche dei difetti ossia la già citata eccessiva perfezione dell’aspetto fisico dei personaggi (dettaglio che tendenzialmente tendo ad odiare) e il saltuario ricorso a termini eccessivamente ricercati che certamente li distanziano dalla massa ma che tendono anche a rendere meno partecipe il lettore agli eventi narrati ...
A lungo ho riflettuto sul voto da attribuire a questo libro e pur avendo potuto dare 4 stelline ho optato verso le 5 come incoraggiamento per un’autrice molto promettente

Nota personale: che bello veder citati cosi tanti titoli che poi sarebbero riapparsi nel bookclub gestito dalla stessa autrice … :)


(M. R. 29 anni)

venerdì 8 luglio 2011

Dicono di Nix (2)

Vi agevolo una delle prime recensioni di Nix, scritta nel 2008:



Il mondo di Nix è costellato di personaggi unici nella loro personalità, ma assolutamente reali: vivono i sentimenti e le emozioni dell’ adolescenza, età in cui bisogna trovare la propria strada e bisogna “vedersi” come dice Nix.

Il protagonista resta il personaggio più riuscito, nel suo modo di vedere la vita senza necessariamente porsi dei limiti o fissarsi entro certi schemi, Nix vive e basta, senza farsi troppe domande e senza voler sapere per forza le risposte; guarda le vite degli altri, a volte con un’aria di superiorità che può sembrare antipatica, ma comunque senza giudicare e cercando sempre di cogliere qualcosa in più.Accanto a questo mondo esiste quello degli adulti: i parenti tutti sorrisi di circostanza e frasi in ipocretese, i professori che a volte si mostrano nel loro lato umano, i genitori che hanno già deciso la vita che i propri figli vivranno, come per Ermanno o per Piervirgilio, la dimostrazione di come un nome possa diventare l’antitesi della propria esistenza.

Insomma è un romanzo piacevole e divertente, in cui la leggerezza e la freschezza dei personaggi non sfociano nelle banalità dei romanzi per adolescenti, tanto popolari in questo periodo; anche nelle situazioni divertenti può esserci lo spunto per una riflessione, ma sempre e comunque col sorriso sulle labbra.

(E. L. 25 anni, 22 all'epoca della lettura)

mercoledì 6 luglio 2011

La mia prima intervista su Creativity Station e su Due di cuori

Carissimi,
sono lieta di inaugurare oggi una nuova rubrica (e un nuovo banner confezionato per l'occasione a partire da un'altra fantastica foto di Charlie!), dedicata alle interviste cui sono stata sottoposta a proposito di Nix,
Ringrazio davvero Terry78 per le splendide domande che mi ha posto e a cui ho risposto con grande piacere. Ecco il banner:
Questa è l'intervista su DueDiCuori (cliccate):

Questa è la stessa intervista su Creativity Station (cliccate):
Vi consiglio inoltre di farvi un giro sul blog della mia intervistatrice Terry.

lunedì 4 luglio 2011

Nix vi saluta dagli scaffali di Feltrinelli!

Ciao carissimi! La prima edizione di Nix è andata in esaurimento, soprattutto grazie a voi e al vostro assiduo supporto! Lo potete ancora trovare nelle librerie sopra citate, tra cui in piazza Castello (nella prima stanza, in collocazione alfabetica sotto la O, primo scaffale dal basso, contro il muro). Eccovelo qui, che vi saluta dallo scaffale:

Vi ricordo che in Torino potete trovarlo anche nella libreria Shakhty di corso Dante! Buoni acquisti! E vi segnalo che presto uscirà una mia intervista, in cui parlerò di Nix e di scrittura!