lunedì 27 febbraio 2012

Dicono di Nix (25)

L’opinione che vi propongo oggi è diversa dalle altre perché è la prima vera stroncatura che abbia ricevuto finora. Qualcuno di voi potrebbe chiedersi perché diamine io la pubblichi in una pagina che dovrebbe essere “pubblicitaria” e io vi rispondo che ritengo cosa giusta e onesta appendere in questa rubrica TUTTO ciò che viene scritto su Nix, quindi anche le stroncature. Poi questa la pubblico con particolare interesse, giacché non si tratta di un “fa schifo” immotivato, generico e pressappochista, ma di un’opinione legittima e motivata, che trova una curiosa spiegazione nel fatto che la lettrice, semplicemente, si aspettava altro da Nix. Come lei stessa spiega, lo ha aperto pensando di trovarsi di fronte un fantasy (ebbene sì) e peraltro un fantasy ameno e disimpegnato, perdipiù scritto da quella che allora era una ragazzina. E con queste aspettative, l’orizzonte d’attesa è andato fuori asse e Nix ha finito per pesarle come un macigno, nonostante la sua limitatissima mole. E da questa recensione è nato un proficuo e intensissimo scambio di mail, che forse pubblicherò nei prossimi giorni (perché è davvero interessante). Vi lascio alla recensione e ringrazio G., per tutto il tempo che mi ha dedicato. E consiglio agli scrittori che sono all’ascolto di non esimersi dal dialogo con i loro “stroncatori”, perché si perderebbero qualcosa di molto importante dell’esperienza della scrittura :-)

Un libro strano.
Di certo non era il genere di libro che mi aspettavo, e questo ha influito negativamente sul mio gradimento. Un po' come comprare una brioche alla nutella scoprendo poi che dentro c'è la crema. Magari è buona anche la crema, ma la volevo con la nutella.

A prescindere da questo...il libro.
Non mi è troppo piaciuto. Ho fatto una fatica allucinante ad arrivare in fondo.
Non è scritto male, anzi ci sono pochi refusi e pochi errori, il che è molto positivo. Ma. L'ampollosità del linguaggio è chiaramente voluta, serve a dare forma al protagonista al suo modo di essere...ma l'ho trovata forzata. Nicodemo è un personaggio strano, in qualche modo fuori dal suo mondo, e la narrazione in prima persona ovviamente accentua questo fatto...ma non lo fa con naturalezza. Spesso i suoi pensieri sembrano artificiosi, troppo spesso sembra un personaggio e non una persona. Vedevo sempre lo scrittore dietro le righe, e questo ha fatto sì che io non riuscissi ad immedesimarmi nella lettura, tantomeno ad affezionarmi ai personaggi, salvo forse Ermanno.
Il profondo disprezzo di Nicodemo per i vari clichè degli adolescenti attuali è troppo marcato, non condivide l'interesse dei suoi coetanei per i vestiti, i locali ecc, ma per buona parte del tempo non fa che pensarci, il che lo rende fasullo. Questa ostentazione di disprezzo per questi fantomatici clichè fa sì che il libro sia di per sè stesso un clichè.
L'uso della prima persona presente accentua questo senso di forzatura e falsità.
La trama è in qualche modo inconsistente. Capisco che è volutamente strana, un po' onirica, se posso osare scegliere questo aggettivo...ma manca qualcosa. Risulta noioso. Le vicende sono senza senso o spessore. Vero è che Nix vive la sua vita proprio in questo modo, ma nella mia percezione qualcosa non va, anche se non saprei dire con certezza cosa. So solo che ci ho messo due settimane a leggere un libro di 100 pagine.

Certe parti invece sono belle, certe immagini, certi punti coinvolgenti. Bello il rapporto con la sorella Isabella, interessante la ragazza di cui non scopriamo mai il nome, neanche alla fine del libro.

Forse ragionandoci la parte veramente debole del libro è la trama. Molte delle altre caratteristiche del libro che ho appena elencato sono volute, questo senso dell'assurdo e questa distanza dalla realtà così radicati in Nix sono consapevolmente creati e resi dall'autrice, portati all'esasperazione dai numerosi elementi che ho già elencato.
La trama in sé invece è alquanto banale. Ho idea che l'autrice si sia molto concentrata su altri aspetti e abbia trascurato questo...l'intreccio è del tutto assente, la storia e le vicende non sono altro che un vago e sbiadito sfondo per tutto il resto. Suppongo che una trama più articolata avrebbe ridotto di molto la mia noia. Ma devo ammettere che il resto c'è. Perché di certo Nix non è un libro leggero, c'è del lavoro dietro, e si vede.
Sarebbe interessante vedere questa giovane autrice cimentarsi con un numero maggiore di personaggi principali e con una storia più articolata.

Nonostante il mio basso gradimento devo ammettere che in qualche modo questo libro è riuscito. Non è adatto a me, e questa è una certezza. Ma ha un valore, uno spessore. Non è un libricino per adolescenti, e suppongo nasconda un discreto talento.

Una critica per la quarta di copertina: per me è stata fuorviante. Mi ha spinto ad aspettarmi un libro completamemte diverso, e questo ha contribuito discretamente alla mia delusione.

Infatti mi aspettavo una brioche alla nutella, e questa era con la crema. Peccato.

** stelline anobiane

(G., 27 anni)

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