Carissimi, oggi vi agevolo il parere "tecnico" di una poetessa che ha letto e recensito Nix a sorpresa:

"Le due del pomeriggio: l'aria è ferma davanti al liceo, la campanella non ha ancora liberato il vociare confuso dei così poco contegnosi studenti che si considerano ogni giorno prigionieri di queste pareti."
Inizia così "Nix" il primo romanzo di Elisabetta Ossimoro, edito dalla Sangel Edizioni.
Il libro racconta le vicissitudini di un gruppo di ragazzi alle prese con la Maturità, tra compiti collettivi e gite scolastiche. Con una scrittura scorrevole ed avvolgente l'autrice ci introduce nel mondo degli studenti, in una quotidianità fatta di amori, delusioni, paure e speranze.
Tutto ruota attorno a Nicodemo Orsini, il protagonista, giovane dalla bellezza disarmante, che appare come uno scrutatore vigile e attento del suo tempo e della società. Con continue riflessioni e critiche, Nico sembra vivere una costante inquietudine, tanto da sembrare un adolescente davvero particolare per le sue reazioni imprevedibili. "Bello, affascinante, riservato", lo definisce l'amica Ottilia.
Molti sono i romanzi ed i film ispirati al mondo adolescenziale, da Federico Moccia con "Tre metri sopra il cielo" e "Amore 14" fino a "Notte prima degli esami" con la regia di Fausto Brizzi. Anche la televisione propone spesso fiction legate al mondo degli adolescenti, "I liceali" ne sono un esempio.
"Nix" si scosta dal filone letterario dei "lucchetti" e si fa narrazione valida senza la creazione dei soliti stereotipi giovanili.
Come il giovane Werther di Goethe, Nico non cerca una vita tranquilla, ma una felicità totale e questo lo rende estremamente fragile. Ha incubi ricorrenti che lo perseguitano ogni notte, vede il bene ed il male nei posti più improbabili.
"Le mie palpebre si abbassano per l' ennesima volta e questa volta sono alla guida di una moto: la scarpata si staglia davanti a me, pare sospesa oltre l'orizzonte, inevitabile come la morte e le tasse."
Nico è un ragazzo alla scoperta della propria interiorità, mai superficiale con se stesso e con chi gli sta accanto. La bellezza e l'esuberanza non limitano la sua voglia di conoscenza e lo conducono al vero significato dell' amicizia, dell'amore e dell'esistenza in tutte le sue forme e sfaccettature.
Elisabetta Ossimoro ha dato prova delle proprie capacità scrittoriali offrendo al romanzo un tocco del tutto personale. Lo stile brillante ed il linguaggio semplice rendono "Nix" un buon lavoro di ricerca ed autenticità espressiva.
(M.Z., 31 anni)
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Chi è questa Elisabetta Ossimoro che scrive come una poetessa di 60 anni a soli 20? Chi è costei che parla di filosofia, storia, arte e letteratura come se fosse il suo pane quotidiano?
Chi è mai questa Scrittrice che usa la lingua italiana come un bisturi letterario?
Padronanza di linguaggio, profondità di pensiero, intensità di emozioni, capacità introspettive in soli 138 pagine, che mi fanno impallidire e vergognare per il mio povero e miserrimo lessico.
Un libro semplicemente PERFETTO.
Solamente perfetto si può definire per come è scritto, narrato e presentato, ed io ho trovato perfetto anche quel finale di cui qualcuno sembra essersi lamentato e non mi sarei aspettata di meno da una che scrive in un modo così opulento ma mai ostentato, altrimenti sarebbe stata una degna collega di Ferdinando Loccia!
Che qualche casa editrice di quelle in auge la adotti immediatamente.
Paurosamente brava. 5/5 stelline anobiane